La tragedia della Lanterna Azzurra ha scosso tutti, addetti ai lavori e non. Ma è necessario fare chiarezza, perché tante cose sono state dette, molte delle quali false e pericolose. Condividiamo pertanto la posizione di KeepOn, Associazione di Categoria di Live Club e Festival Italiani.
Le dichiarazioni a caldo vanno sempre, sempre pesate; se non addirittura taciute. Sono meglio le azioni fredde e ponderate nei giorni a seguire.
Per questo non ci sentiamo di entrare nel lato emotivo e nel merito tecnico dei fatti, ma di scrivere e dar voce ad un auspicio collettivo di categoria. Un auspicio che unisca la sicurezza per le persone che ogni anno affollano i locali per divertirsi ed esprimere se stesse, alle tutele di tutti quei gestori di locali e festival di musica dal vivo che svolgono con passione, sacrificio e competenza il loro lavoro.
Questa intera categoria oggi, nuovamente, rischia di essere fraintesa: Live Club e Festival generalmente sono organizzati e specializzati nell’organizzare eventi con affluenze di pubblico e vendita biglietti, così come spesso queste tragedie avvengono in luoghi dove la musica dal vivo non è di casa. Come ieri notte, appunto. Dove per altro lo spettacolo non era un concerto.
C’è bisogno di chiarezza, per far si che opinione pubblica e politica non confondano un locale di musica dal vivo con un pub o una discoteca.
L’auspicio è che non nascano ancora una volta decreti sull’impeto di quanto successo, inapplicabili molte volte nella realtà dei fatti, ma eventualmente provvedimenti o semplicemente controlli sensati e condivisi con coloro che li dovranno poi applicare nei loro spazi. Tutelare questi professionisti è un passo fondamentale, strutturale, per permettere alle persone di esprimersi e svagarsi in sicurezza.
Abbiamo già detto troppo, cercheremo di far parlare le azioni.