Qual è l’attuale situazione dei fotografi in Italia?
La fotografia sta vivendo un periodo di cambiamento epocale. Le nuove tecnologie hanno stravolto le regole della comunicazione e preso di mira molteplici ambiti professionali. Il web è saturo di immagini, caricate anche da non professionisti. Qual è quindi la sfida di chi lavora in questa realtà?
«Essere fotografo significa da sempre lavorare in 50/60 settori radicalmente diversi tra loro. Significa avere una professionalità e una sensibilità sviluppata nel tempo – spiega Roberto Tomesani, coordinatore di Tau Visual – Purtroppo il lavoro del fotografo viene mal percepito dai più a causa della democratizzazione del mezzo fotografico. Come la diffusione della stampa a caratteri mobili ha democratizzato il processo di scrittura, così hanno fatto digitale e rete con la fotografia. Questo però non deve togliere il senso professionale alla fotografia. Esiste infatti una qualità e una frequentazione quotidiana del mezzo attraverso le quali sviluppare competenze approfondite sul linguaggio fotografico per avere piena coscienza dell’uso del mezzo».
Al di là delle difficoltà infatti, la fotografia continua a essere un’attività professionale per chi le dedica la vita, per chi ha un approccio di un certo tipo al fine di dare una profondità diversa al risultato.
«Come avviene per la legge dei vasi comunicanti, nel momento in cui le persone possono accedere a una grande quantità di materiale pensano di poter fare a meno della qualità. Quindi il valore scende, come recita una legge di mercato sempre valida. Quindi quello di cui c’è disponibilità è di scarsa consistenza, mentre resta poca disponibilità nell’espressione di qualità», continua Tomesani.
Chi è Tau Visual e cosa fa
TAU Visual è l’Associazione Nazionale Fotografi Professionisti. Nata nel 1992, attualmente raggruppa oltre 2100 membri attivi, fotografi professionisti, in tutta Italia. Fissa ora un appuntamento nella filiale Doc Servizi più vicina a te, per valutare la tua appartenenza a Doc, o leggi a www.iscriviti.org/cooperativa.php come iscriverti a TAU Visual.
La mission di TAU è quella di favorire le situazioni e le iniziative positive e funzionanti, piuttosto che impiegare energie per contrastare ciò che “non funziona”. Per questo motivo, l’associazione fornisce supporto e documentazione, per cercare di rendere più proficuo il lavoro quotidiano dei professionisti soci.
«Uno dei motivi per i quali è nata Tau Visual è evitare gli errori e le fatiche di chi ha già avuto esperienza fotografica – spiega Tomesani – Divulghiamo conoscenza e informazioni relative alle azioni già compiute dai colleghi in modo autoriale e non casuale, come invece porta a fare la rete. L’associazione rende disponibile documentazione sull’attività derivata dall’esperienza e non solo dalla teoria. Nel 1996 abbiamo ottenuto il riconoscimento dell’esercitabilità della fotografia come libera professione e non solo a livello di piccola impresa. Subito dopo il Ministero delle Finanze ha risposto alla nostra istanza di riconoscimento di regime fiscale agevolato per il diritto d’autore. Negli anni ’90 abbiamo avuto una lunga collaborazione con Siae.
Al momento attuale stiamo lavorando di concerto con l’Agenzia delle Entrate. L’attività professionale fotografica ha uno zoccolo duro nell’impresa, ma nel corso degli anni si è anche strutturata in maniera più fluida. Quindi trovare soluzioni meno rigide, come suggerisce il contesto attuale, fa parte dell’obiettivo di Tau Visual».
In cosa consiste la partnership tra Tau Visual e Doc
La partnership tra TAU Visual e Doc (fissa ora un appuntamento nella filiale più vicina a te) è nata per cercare una strada alternativa alla classica partita IVA. Con Doc Creativity i fotografi possono conservare l’autonomia del libero professionista avendo agevolazioni fiscali e garanzie tipiche del lavoratore dipendente (malattia, maternità, ecc.), il rimborso dei costi e le spese sostenute per la propria attività.
«Ci siamo conosciuti circa 3 anni fa. Ora c’è una collaborazione finalizzata a far conoscere e dialogare mondo dei fotografi e cooperativa. Si tratta di un reciproco appoggio, ma non acritico: ci siamo piaciuti – conclude Tomesani – Noi accettiamo volentieri i soci Doc Servizi o Creativity fornendo loro una piccola agevolazione, che consiste nell’annullamento della quota di segreteria. Ci sono molte idee e iniziative che si possono fare congiuntamente e mi auguro che questo avvenga quanto prima».