“È una grande emozione per me tornare al festival, dopo tanto teatro. Abbi cura di me è un manuale di istruzioni per volare, per essere felici. Il filo conduttore sono le domande importanti della vita. In un momento storico in cui siamo soffocati e oberati da milioni di parole, ho sentito il bisogno di sceglierne una: felicità. Ho intervistato centinaia di persone: bambini dell’asilo, poeti, musicisti, scienziati. Ognuno di loro mi ha regalato un pensiero diverso e ho deciso di raccoglierli tutti nel documentario che presento oggi in anteprima. Non c’è risposta univoca alla felicità. Ne esistono 7 miliardi di tipi diversi. E ognuno di noi può contribuire alla gioia universale, perché la felicità di uno è la felicità di tutti.” Così Simone Cristicchi ha aperto stamattina la conferenza stampa di presentazione del nuovo disco “Abbi cura di me”, da domani nei negozi e sulle piattaforme digitali, che contiene l’omonimo brano in gara al Festival di Sanremo e raccoglie i più grandi successi del cantautore.
E la felicità (e la sua ricerca) è appunto il fil rouge di “Happy Next – alla ricerca della felicità”, il nuovo documentario di Simone Cristicchi per la regia di Andrea Cocchi. Attraverso i racconti di diversi personaggi dello spettacolo e della cultura italiani, ma anche di gente comune, da Pippo Baudo a Gianluca Nicoletti, passando per Flavio Insinna, Mogol, Monina Ovadia, fino ad arrivare a suore, filosofi, scienziati, Simone cerca di rispondere in maniera personale e originale alla domanda che tutti si sono chiesti almeno una volta nella vita: “che cosa è veramente la felicità?”,
Simone Cristicchi ha inoltre chiesto anche ai suoi fan di partecipare attivamente alla realizzazione del documentario, invitandoli ad inviare un breve video in cui raccontano la propria idea della felicità e cosa dovrebbe fare una persona per essere felice. I video saranno pubblicati sui social di Simone ed andranno a formare un grande social-movie sulla felicità, parte del progetto di “Happy Next – alla ricerca della felicità”.
E rispetto al brano in gara (oltre 100.000 ascolti su Spotify a 24 ore dal debutto sanremese) dice: «Mi sono emozionato tantissimo quando ho eseguito per la prima volta la canzone sul palco dell’Ariston, al punto che temevo a un certo punto di sbagliare. Probabilmente perché con questo brano mi metto veramente a nudo e sento molto la responsabilità delle mie parole mentre lo canto. Non mi aspettavo questa calorosa accoglienza da parte del pubblico nei miei confronti, a tanti anni di distanza dalla mia ultima partecipazione al Festival. “ABBI CURA DI ME” è una poesia in musica, è una canzone speciale avvolta da una magia e mi fa molto piacere sapere che anche gli altri percepiscono le mie sensazioni».