Chiunque sia mai stato a Sanremo nei giorni del Festival, sa benissimo che la rassegna è una parte del tutto. Addetti ai lavori del mondo musicale italiano si ritrovano in quella settimana per incontrarsi, organizzare eventi collaterali, fissare interviste, presentare progetti e supportare gli artisti, non solo quelli in gara. In questo brulicante mondo di operatori, ci sono tanti soci Doc: tecnici, assistenti di produzione, light designer e social media manager. Appartenente a quest’ultima categoria la nostra Manuela Martignano, socia della filiale di Bari, e social media manager per OTR Live, una delle agenzie italiane più note. Abbiamo incontrato Manuela in questo primo giorno di festival e ci siamo fatti raccontare un po’ il suo Sanremo e il suo lavoro.
Qual è il tuo ruolo qui a Sanremo?
Svolgo una doppia mansione: responsabile social e comunicazione web per OTR e rappresentanza discografica di Irene Grandi. Poi Levante, Diodato e Tosca sono artisti del roster dell’agenzia, quindi ovviamente siamo interessati a parlare anche del loro Festival sui nostri canali social.
Come hai iniziato a fare questo lavoro?
Ho iniziato in modo casuale. Avevo avuto delle precedenti esperienze nell’ambito della
promozione e della produzione di piccoli eventi quando ancora studiavo e vivevo a Bologna, poi ho iniziato a lavorare in un’agenzia di comunicazione e non immaginavo di tornare a lavorare nel settore musicale, fino a quando non ho incontrato Roy Paci. Ho iniziato a lavorare nella sua struttura (Etnagigante). Mi è poi capitato di poter lavorare anche nello staff di Daniele Silvestri ed è così che ho avuto la fortuna di conoscere Francesco Barbaro, incontro dal quale è nata la collaborazione stabile con OTR: un ambiente lavorativo incredibilmente stimolante e un team di lavoro a prevalenza femminile che adoro.
Qual è la tua giornata lavorativa tipo?
Abbiamo una pianificazione standard che riguarda le attività in calendario e le uscite già fissate: singoli, album, tour o singoli eventi. Ma ogni giorno si parte senza dubbio dalla rassegna stampa e social, per integrare il piano con possibili contenuti last minute. Il mio lavoro consiste soprattutto nell’organizzazione dei contenuti e nella redazione dei testi che li accompagnano. Sotto Sanremo si parte sempre dalla rassegna mattutina che ha dei volumi notevoli e la pianificazione è senza dubbio day by day, anche perché a Sanremo molti contenuti possono rendersi disponibili all’ultimo momento. È in generale un lavoro nel quale bisogna unire la velocità alla concentrazione, quando si è al Festival ancora di più, tra esibizioni degli artisti e prove, bisogna adattarsi ai ritmi che ti impone l’evento: organizzare i contenuti tra i canali degli artisti e quelli dell’agenzia e fare tantissimo monitoraggio in poco tempo. Il monitoraggio dei social è una parte importante durante il festival, trattandosi di un evento televisivo molto commentato sui social, tanto da avere quasi una seconda vita.
Quanti siete in ufficio?
Il team che si occupa di web marketing e social media in ufficio è costituito da tre persone. E anche a Sanremo saremo in tre: due sul posto e uno da remoto. È sempre molto importante in una situazione così caotica e che prevede di stare molto in movimento che almeno uno di noi sia sempre al computer per eventuali editing video o grafici o per qualsiasi tipo di necessità . Durante i giorni del Festival la reperibilità è totale, molto più di quanto il nostro lavoro già non preveda.
Cosa puoi dirci rispetto al rapporto con gli artisti, invece, per chi fa il tuo mestiere?
Il rapporto con gli artisti è sempre un punto molto delicato. Gli standard di professionalità ci imporrebbero di mantenere una giusta distanza, cosa che a volte non succede perché nel nostro lavoro si condividono tempo ed esperienze che tendono a creare dei legami. La verità è che questo lavoro si può svolgere anche senza conoscere l’artista, o conoscendone solo lo stretto indispensabile. Ma conoscere bene gli artisti credo sia l’unico modo per dare alla comunicazione sui social un tono meno convenzionale, meno impersonale e più in linea con il modo di essere dell’artista e con il suo pubblico. Ho sperimentato con uno dei nostri artisti in roster – il rapper romano MezzoSangue – che usare per le pubblicazioni sui social di OTR un linguaggio più profondo ed emotivo ci ha aiutati a raggiungere molti suoi fan che prima non ci seguivano. Diverso è invece il caso delle pagine personali degli artisti. I contenuti sui social network di personaggi famosi dovrebbero essere fatti da loro stessi, non ha senso trattare i nuovi media come se fossero un ufficio stampa un po’ più aggiornato, alla base ci sono logiche diverse e vanno affrontate come tali. I professionisti come me servono per far fronte al lato tecnico, per affrontare dei momenti problematici (il crisis management fa parte delle skill richieste) o magari per occuparsi del lavoro operativo di pubblicazione dei post, ma il miglior contenuto per la pagina di un artista e quello che scrive lui stesso.
Come sarà il tuo Sanremo?
Bello. È un momento durante il quale una comunità si riunisce, si incontrano colleghi con i quali a volte si sono instaurati dei bellissimi rapporti di amicizia, giornalisti che in genere ti capita di vedere di rado o di sentire solo via mail. Ma resta una bolla incredibile, una settimana durante la quale succede quello che in genere succede in due mesi, soprattutto a livello promozionale. Tutti provano a tirare fuori il massimo da un tipo di esposizione mediatica che difficilmente in altri periodi dell’anno si verifica. È quindi un momento molto delicato per chi fa questo lavoro, non solo per quella che potremmo definire la normale copertura di un evento, ma soprattutto perché il livello alto di esposizione lascia scoperto il fianco a una serie di trappole, o di incidenti, tanto per fare un esempio le polemiche che spessissimo diventano protagoniste del Festival e che hanno una vita intensa soprattutto sui social network.
Foto di Melania Stricchiolo.