
Il 5 aprile è andata in onda la terza Blind Edition, condotta da Costantino della Gherardesca. Al Bano, J-Ax, Francesco Renga e Cristina Scabbia stanno ancora cercando di assicurarsi i migliori talenti che, dal canto loro, ambiscono al contratto discografico esclusivo con Universal Music Italia. Stiamo parlando di The Voice of Italy, il talent di Rai2 che ogni giovedì sera va alla scoperta di nuove voci per la musica italiana. A perfezionare lo show, dietro le quinte, tra gli altri, troviamo i tecnici video, nostri soci, Maurizio Cicilano, Bruno Villa, Mirko Defraia (filiale di Milano), Mattia Napoli, RaffaeleMoschella (Novara), Marco Bonfante, Giovanni Tomelleri(Verona) e gli operatori Watchout Antonio Prodon (Novara), Diego Marchente (Venezia). È infatti Doc Servizi che, insieme a STS Communication Srl, con il direttore tecnico Stefano Gadaleta, si è aggiudicata la gara d’appalto Rai per alcuni lotti riguardanti il video. Insieme a STS, con la quale Doc ha costituito per l’occasione una ATI (Associazione Temporanea di Impresa), la nostra cooperativa ha installato e sta gestendo gli apparati video led wall e led wall a terra di The Voice Of Italy. Oltre all’allestimento video, Doc e STS gestiscono anche la regia con Watchout, un innovativo sistema di gestione per i led wall che consente di creare grandi proiezioni di immagini e video digitali ad alta definizione, con qualità straordinaria e in sincronia perfetta.
Stefano Gadaleta, in cosa consiste il vostro lavoro a The Voice of Italy?
Quest’anno, come fornitori video della trasmissione, abbiamo l’opportunità di lavorare con il sistema di mediaserver Dataton Watchout al 70% delle sue potenzialità. Spiego meglio. La tecnica di nostra fornitura è un led a pavimento Uniview passo 6mm, incassato in un palco a forma di quadrato raffigurante un ring di pugilato, e un altro led a pavimento, sempre Uniview 6mm, nelle postazioni dei giudici, che serve a far apparire il nome del giudice che esegue la scelta del concorrente. Come nelle precedenti edizioni, ogni giudice ha un pulsantone che, quando viene premuto, cambia il colore della poltrona, da rosso a bianco, e ne permette la rotazione. Quest’anno la produzione ha richiesto dei pulsanti aggiuntivi che consentissero ai giudici di escludersi a vicenda per la scelta del concorrente. Quindi abbiamo dovuto aggiungere agli apparati di mediaserver watchout dei sistemi arduino programmati per ricevere i nuovi pulsanti. I comandi avvengono con l’ausilio di scambio da contatti aperto/chiusi e tramutati in comandi DMX/ARTNET che Watcout riceve ed elabora con una logica ben programmata per far partire le task (timeline con i video) di riferimento al tasto premuto dai giudici. Questo fa sì che il sistema lavori a circa il 70% del suo potenziale. Ci tengo a ringraziare Antonio Prodon, Antonio Giansanti e Diego Marchente, operatori Watchout, che si sono resi subito disponibili e pazienti alla programmazione e progettazione della logica di funzionamento dei pulsanti.
Com’è nata la collaborazione con Doc Servizi?
Già da diversi anni STS Communication si serve di Doc Servizi per l’ausilio di tecnici professionisti nel settore audio, video e luci. Ormai siamo molto inseriti nel mondo televisivo e le richieste delle TV di capitolati senza possibilità di appalti, ci hanno obbligato ad avere un partner di collaborazione tecnica. La scelta più naturale era Doc, i cui tecnici crescono continuamente in numero e professionalità. Credo che questo rapporto possa consolidarsi sempre più, soprattutto per il proficuo interscambio di informazioni e formazione, che darà modo ai tecnici Doc di crescere professionalmente e a noi di avere sempre professionisti aggiornati sulle nuove tecnologie per garantire il miglior servizio tecnico ai nostri clienti.
A proposito di tecnica, come funziona una regia con watch out e quali professionalità specifiche richiede?
Per spiegare come funziona una regia televisiva con Watchout bisognerebbe scrivere un libro. Per riassumere posso dire che è un sistema molto versatile per l’emissione di video, filmati e live camera con possibilità di effetti, transizioni, movimenti immagine (da non paragonare ad AfterEffect) in tempo reale e ovviamente limitati ad un utilizzo live. Gli ultimi aggiornamenti del software hanno potenziato la gestione dell’audio e aumentato la possibilità dei controlli esterni, pulsanti, console luci, stripled, ecc. ecc. Un operatore Watchout deve essere innanzitutto creativo, con un ottima conoscenza delle immagini, del video (teoria e pratica) e del computer, hardware e software. Comunque si tratta di skills che si possono acquisire nel corso del tempo con l’esperienza, ma soprattutto con passione, impegno, curiosità, umiltà e voglia di imparare.