Dal 5 al 7 ottobre si terrà la dodicesima edizione di Internazionale a Ferrara, il festival di giornalismo del settimanale Internazionale.
«Oltre 215 ospiti, di cui quasi il 50% donne, provenienti da 44 paesi e da 5 continenti, 112 incontri per 250 ore di programmazione» ha detto Chiara Nielsen, vice direttore del settimanale e direttrice insieme a Luisa Ciffolilli della manifestazione.
Il festival, promosso da Internazionale, Comune di Ferrara, Ferrara Arte, Regione Emilia-Romagna, Università degli studi di Ferrara, Città Teatro, Ferrara feel the festival e molti altri, vede tra i partner organizzativi anche Doc Servizi.
Il programma di questi giorni è ricco di appuntamenti di straordinaria attualità. Dalle guerre in corso alle catastrofi ambientali, dal razzismo alle disparità economiche e sociali, la sveglia è suonata: è tempo di reagire. E proprio la capacità di reazione delle persone, dei movimenti e dei popoli sarà il filo conduttore di questa edizione. Anche il mondo, simbolo del festival, ha i capelli lunghi, gli stivali rossi e balla accompagnato da una sveglia che suona.
L’ascesa dei nuovi populismi, il ritorno di misure protezionistiche e il dilagare di posizioni xenofobe hanno generato in Europa e nel mondo un forte bisogno di risposte. I movimenti femministi degli ultimi anni sono stati l’esempio di questa spinta all’azione e a loro sarà dedicato l’appuntamento con le attiviste e filosofe Marta Dillon, Marta Lempart, Katha Pollitt, Rafia Zakaria, e Ida Dominijanni.
Lo scrittore Rana Dasgupta, la scrittrice Slavenka Drakulić, il giornalista Martin Pollack e la politologa Ulrike Guérot, parleranno di nazionalismi e ascesa delle destre europee. Fra gli ospiti del festival anche Raj Patel, considerato uno dei maggiori esperti di crisi alimentare. Tra gli eventi più attesi di quest’anno c’è il dialogo tra i due scrittori britannici Hanif Kureishi e Zadie Smith.
Durante il festival l’attivista Astra Taylor presenterà la prima italiana del documentario “What is democracy?”. I movimenti di protesta contro la discriminazione negli Stati Uniti, verranno raccontati dai giornalisti John Eligon, Sarah Jaffe e Gary Younge. Non mancherà un momento dedicato all’analisi della politica australiana contro i migranti, con Omid Tofighian, professore all’Università di Sydney e del Cairo.
Appuntamento rinnovato anche con i grandi documentari inediti di Mondovisioni, a cura di CineAgenzia e con il contributo di Coop Alleanza 3.0. La rassegna di quest’anno ospiterà una sezione speciale dedicata ai lavori realizzati da Alessandro Leogrande per Rai Radio3. Torna anche il World Press Photo, il più importante premio fotogiornalistico al mondo, con una mostra ospitata dal Pac – Padiglione di arte contemporanea di Ferrara.
E in un’epoca così complessa il giornalismo deve adattarsi a nuovi scenari, captando le esigenze di un settore professionale in continua evoluzione. Per questo si afferma Doc Press, la rete di giornalisti, uffici stampa e comunicatori di Doc Servizi, che sarà presente all’Internazionale a Ferrara.
«Doc Press è una cooperativa che nasce per accogliere giornalisti professionisti, pubblicisti e i giornalisti del futuro uniti dall’idea di rafforzare nel Paese e nel mondo un’informazione libera, professionale e retribuita – spiega Gianni Svaldi, presidente Doc Press – Per raggiungere questo scopo mutualistico, Doc Press mette a disposizione dei propri soci una piattaforma digitale e tutti i servizi della rete Doc, che si traducono in vantaggi fiscali, consulenza legali. Doc Press è anche editrice di una testata giornalistica».
Il programma della manifestazione: https://www.internazionale.it/festival/programma