E’ solo una moda o dietro all’acquisto massivo dei trecentini si cela un vero e proprio trend per il mondo dei droni?
La domanda è legittima. Come svela Luca Falco, responsabile di Doc Drones, la realtà della rete Doc Servizi dedicata ai droni, “le richieste delle autorizzazioni stanno aumentando esponenzialmente. Basti pensare che da una media di 20/30 richieste a settimana si è passati all’autorizzazione di 226 trecentini nello scorso maggio”.
Un segno dei tempi: i trecentini hanno questo nome perché pesano meno di 300 grammi. E spesso, pur essendo a basso costo (tra i 600 e i 700 euro, sicuramente meno di 1000), hanno un contenuto tecnologico notevole.
CARATTERISTICHE, CORSI E MARCHE PIU’ USATE
Tutte queste caratteristiche, unite alla possibilità di essere utilizzati senza patentino e con il solo obbligo di autorizzazione da parte di Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), rendono appetibili i trecentini. “I più utilizzati sono Parrot Bepop, DJI Spark (in assoluto il più venduto) e Parrot Anafi, appena uscito quindi con pochissimi report”, sottolinea Luca Falco. Da segnalare anche il DJITello.
L’ultimo corso dedicato ai trecentini tenuto da Doc Drones a Desenzano del Garda è stato un successo. Sono infatti oltre 2000 i trecentini autorizzati dall’Enac. Che sono appetibili anche per i videomaker, perché sovente dotati di videocamere in grado di fare video full hd e 4k. Una tendenza anche questa, visto che sono utilizzati durante i matrimoni, per documentari ed altre tipologie di progetti.
SELFIE DRONE
Ma non sono gli unici droni che interessano anche il pubblico generalista. Ci sono infatti i Selfie drone, dalle dimensioni ulteriormente ridotte e molto leggeri. Come dice il nome sono ideali per scattare selfie video e fotografici. Un modo fantasioso per nutrire social e memorie di scatti in altezza e ovunque si voglia, vento permettendo.