Il film in cui è contenuta la canzone dei Foja “A chi appartieni” sarà proiettato su RaiUno mercoledì 21 marzo alle 21,15.
“Gatta Cenerentola” (Italia, 2017) è un film d’animazione di Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Alessandro Rak, Dario Sansone. Ha vinto il premio come miglior film e per le migliori musiche, realizzate da Antonio Fresa, Luigi Scialdone ed Ilaria Graziano, alla diciottesima edizione del Monstra Festival di Lisbona (Portogallo), che si è svolto dall’8 al 18 marzo 2018. Ha cinque candidature ai David di Donatello. Il film è stato prodotto dalla napoletana MAD Entertainment e Rai Com. I Foja, alias Dario Sansone (voce e chitarra), Ennio Frongillo (chitarra elettrica), Giuliano Falcone (basso elettrico), Luigi Scialdone (chitarre, mandolini, ukulele e banjo) e Giovanni Schiattarella (batteria), che hanno eseguito parte delle musiche, sono soci Doc della filiale di Napoli.
L’intervista a Dario Sansone
Sansone, voce e chitarra dei Foja e socio Doc Servizi di Napoli, parla di Gatta Cenerentola e di “A chi appartieni”.
Come è nata la canzone candidata in Gatta Cenerentola per i David di Donatello?
La canzone è nata dopo la lettura della prima stesura della sceneggiatura, influenzata dalle atmosfere suggerite dalla storia. Inizialmente è nata per essere interpretata dalla protagonista. In un secondo memento è stata cucita addosso al coprotagonista, il principe azzurro, miscelando di fatto i due animi, maschile e femminile. Ha avuto una gestazione particolare, proprio perché nata direttamente per il film.
Possiamo dire che sia una specie di rivincita per Napoli? Ho letto tanti commenti su questi toni…
Più che una rivincita la definirei un’occasione per gettare luce sulla città, che è sempre stata viva in ogni ambito culturale. Esistono già figure interessanti, ma magati qui hanno più difficolta organizzative. E spesso i media parlano di altro, non focalizzandosi su questi aspetti.

Che rapporto hai con il cinema?
Ci sono molto legato, anche lavorativamente, nello specifico con i quattro registi con cui collaboro, anche per questo film. Sono proprio legato all’ambito del visivo in generale. Mi piacciono tutte le cose che sono sincere, quelle non mediate dalla produzione. In particolare il cinema di animazione ed autori quali Miyazaki e Sylvain Chomet.
Dopo tanti anni con i Foja cosa vedi se ti guardi indietro?
Una piccola rivoluzione nella misura in cui ci siamo riappropriati della nostra tradizione guardandola con gli occhi della modernità, generando anche una piccola scena. Per tanti la nostra attività stata una prima scintilla per fare musica.
Il prossimo passo quale sarà: gli Oscar?!
Il film è stato proprio candidato agli Oscar! Ci siamo andati vicino, superando le prime due due selezioni. Il prossimo passo sarà…il prossimo film. Solitamente la gestazione dura tre anni. Non abbiamo ancora una un’idea definitiva ma ci stiamo lavorando. Cercheremo di abbassare un po’ la quota d’età a cui ci rivolgiamo, concentrandoci sui giovani.