“La conquista essenziale per la dignità del settore spettacolo è il diritto per intermittenti e scritturati all’indennità NASPI di disoccupazione quando non c’è un ingaggio“. Con queste parole Chiara Chiappa, Presidente della Fondazione Centro Studi Doc, spiega in modo chiaro e semplice l’obiettivo a cui bisogna puntare, non solo in questo specifico frangente di emergenza. I lavoratori intermittenti dello spettacolo, in sostanza, devono avere gli stessi diritti di tutti gli altri lavoratori. Sebbene il dialogo con il Governo sia assolutamente positivo, ci sono ancora 200.000 professionisti che, pur avendo sempre pagato contributi e tasse, non hanno certezza di accesso alle indennità previste dal Governo.
Ecco perché per i lavoratori intermittenti dello spettacolo si continuano a chiedere:
- FIS o Cassa in deroga non solo per le giornate chiamate e poi annullate, ma per 9 settimane perse (dal 23 febbraio in poi), sulla base delle retribuzioni medie dello storico dei 12 mesi precedenti
- NASPI quando il lavoratore non è in chiamata
- Indennità di malattia e di quarantena
- Contratti scritti con tempi certi di pagamento
Queste richieste costituiscono il primo passo verso il riconoscimento dello status giuridico del lavoratore dello spettacolo, per scongiurare l’abbandono della professione in caso di malattia o difficoltà di settore. Un obiettivo raggiungibile, che prescinde dal particolare momento di emergenza che stiamo vivendo. Maggiori dettagli sono disponibili qui.
Chi può accedere ai sussidi INPS?
L’INPS ha precisato che, nonostante il temporaneo blocco del sito, dovuto all’elevato numero di domande, nessuno perderà il diritto al bonus. L’accesso alle indennità previste sarà infatti garantito a tutti con un ulteriore finanziamento, se necessario. L’obiettivo dell’Istituto “è che le prestazioni arrivino a tutti nel modo più veloce possibile”, ha dichiarato la vice-presidente dell’INPS, Luisa Gnechi.
Come accedere?
Le richieste del bonus di sostegno di 600 euro e quello per i servizi di baby-sitting possono essere inoltrate sul sito dell’INPS tramite PIN dispositivo, Spid, carta d’identità elettronica o CNS Carta Nazionale Servizi. A questo link è disponibile un tutorial per inoltrare le domande.