Si intitola “Oh! Alfredo”, il nuovo, eclettico disco di Deborah Bontempi pubblicato da Freecom.
Ritmi diversi si rincorrono nel lavoro della versatile cantautrice e vocal coach. Il singolo che dà il nome all’album ha già ricevuto il consenso della critica. Claudio Ramponi su Faremusic.it lo definisce “un samba/jazz il cui testo si limita alle due parole del titolo, mentre la melodia è giocata fra scat e suoni onomatopeici brillantemente eseguiti dalla cantautrice con ironia e la giusta nonchalance per un brano divertente e solo apparentemente senza pretese”, e lo associa “alla miglior tradizione brasiliana dei grandi Antonio Carlos Jobim, Luis Bonfá, Milton Nascimiento, Joao Gilberto”.
Atmosfere brasiliane che echeggiano anche negli brani contenuti nell’album. Come per esempio, ne “La Castità” (versione italiana e spagnola), tormentone estivo elettropop/bossa, in cui si disquisisce ironicamente e con leggerezza su questa virtù assai poco di moda ai giorni nostri. Il testo, scritto interamente da Deborah Bontempi, è bizzarro, pieno di figure retoriche e immagini che scorrendo veloci, così come vive la nostra società, fanno riflettere rappresentando le contraddizioni dei nostri tempi.
Cappuccino molta schiuma con cacao, firmato da David Poggiolini e Deborah, anch’esso nelle versioni italiana e spagnola, è un brano pop/bossa che si potrebbe definire un singolo autunnale, una storia divertente e alquanto ironica sulle apparenze che ingannano.
Nido è composto dalla mano del grande autore di canzoni Saverio Grandi: un omaggio del noto songwriter italiano trapiantato a Los Angeles a Deborah, allieva del Maestro fin dalla giovane età.
Quero Voce è la vera carezza del disco, un brano in lingua portoghese scritto da Deborah e Stefano Girotti e Patricia de Assis, mentre Vanità è un’esatta fotografia della grande bugia che tanti “flirt” si raccontano.
Se qui è infine un tributo alla vita, descritta con estrema eleganza: un susseguirsi di fotografie che raccontano come siamo piccoli in confronto a tutto ciò che ci circonda. Gli arrangiamenti innovativi e molto particolari sono di Deborah e di Domenico Meggiato che ne ha curato il mixaggio e il mastering.
All’album hanno partecipato i musicisti Giuseppe Zanca (horn section, basso e chitarra), Beppe Montesano (sax contralto), Alberto Guidi (sax tenore), Mirco Picchi (Fender Rhodes) e Stefano Paolini (batteria).