[email protected]
No Result
View All Result
  • Login
Doc Magazine
  • Home
  • Mondi Doc
    • Creatività
    • Formazione
    • Cultura
    • Musica
    • Backstage
    • Tecnologia
    • Viaggi
    • Lavoro
    • Partnership
  • Storie di Doc
    Mimmo Cavallaro porta la musica calabrese nel mondo

    Mimmo Cavallaro porta la musica calabrese nel mondo

    Pier Carlo Penta: il suono è nulla senza silenzio

    Pier Carlo Penta: il suono è nulla senza silenzio

    Francesco Tonti: “Fino a 100” e ancora oltre!

    Francesco Tonti: “Fino a 100” e ancora oltre!

    Roberto Galvani

    Roberto Galvani, insegnante di musica con la passione del fumetto

  • Eventi
    A Loris Riccardi il Premio Dino D’Arcangelo II edizione 2020

    A Loris Riccardi il Premio Dino D’Arcangelo II edizione 2020

    MILANO MUSIC WEEK: al via oggi 4 appuntamenti in streaming

    MILANO MUSIC WEEK: al via oggi 4 appuntamenti in streaming

    “Ricordando Luciano…”

    “Ricordando Luciano…”

    The Energy of Music

    The Energy of Music

  • Centro Studi
  • Proofy risponde
  • La rivista
  • Chi siamo
  • Home
  • Mondi Doc
    • Creatività
    • Formazione
    • Cultura
    • Musica
    • Backstage
    • Tecnologia
    • Viaggi
    • Lavoro
    • Partnership
  • Storie di Doc
    Mimmo Cavallaro porta la musica calabrese nel mondo

    Mimmo Cavallaro porta la musica calabrese nel mondo

    Pier Carlo Penta: il suono è nulla senza silenzio

    Pier Carlo Penta: il suono è nulla senza silenzio

    Francesco Tonti: “Fino a 100” e ancora oltre!

    Francesco Tonti: “Fino a 100” e ancora oltre!

    Roberto Galvani

    Roberto Galvani, insegnante di musica con la passione del fumetto

  • Eventi
    A Loris Riccardi il Premio Dino D’Arcangelo II edizione 2020

    A Loris Riccardi il Premio Dino D’Arcangelo II edizione 2020

    MILANO MUSIC WEEK: al via oggi 4 appuntamenti in streaming

    MILANO MUSIC WEEK: al via oggi 4 appuntamenti in streaming

    “Ricordando Luciano…”

    “Ricordando Luciano…”

    The Energy of Music

    The Energy of Music

  • Centro Studi
  • Proofy risponde
  • La rivista
  • Chi siamo
No Result
View All Result
Doc Magazine
No Result
View All Result
Home Mondi Doc Lavoro

Coronavirus: the show must stop

Cosa rischiano i lavoratori dello spettacolo e quali prospettive di ripresa si intravedono per un settore messo a durissima prova dall’emergenza Coronavirus? Quali sono le proposte in campo? E gli insegnanti di musica? Possono lavorare a distanza? Ci risponde il Presidente di Doc Servizi, Demetrio Chiappa.

di Claudia Cefalo
6 Marzo 2020
in Lavoro
0
0
CONDIVISIONI
345
VISUALIZZAZIONI
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

Che la situazione sia critica sotto molteplici aspetti è palese. Che al netto dell’emergenza sanitaria, l’economia rischia un contraccolpo (per altro già in corso) pesante, pure. Turismo e cultura i due settori più colpiti in termini economici. Il quotidiano Il Giorno ha stimato che le due settimane di chiusura di cinema e teatri hanno causato entrate mancanti 18 milioni di euro, mentre 4 mila sono i posti di lavoro a rischio.
La Fondazione Centro Studi Doc, all’indomani della chiusura delle scuole nelle tre regioni “rosse” – Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna – ha attivato una raccolta di firme destinata al Ministero dei Beni e Attività Culturali chiedendo specifiche tutele per i lavoratori del settore. Una raccolta che sta per raggiungere le 25.000 firme.


Demetrio Chiappa, cosa rischiano i lavoratori dello spettacolo e come si sta muovendo la rete Doc in merito? 

I lavoratori dello spettacolo sono le prime vittime della chiusura di teatri e luoghi di eventi e concerti. Si tratta di centinaia di migliaia in tutta italia, che non sono mai stati censiti nella loro globalità, anche perché, per il particolare sistema previdenziale e le carenze di controlli, molti lavorano nel sommerso. Da tempo abbiamo lanciato una campagna denominata “moltiplica la musica” per avere piena contezza di quante realmente siano le persone che vivono di musica e arte. La rete DOC si è dotata della Fondazione Centro Studi DOC per elaborare proposte che siano in grado di risolvere le difficoltà dei propri soci, in particolar modo chiedendo ai ministeri competenti (cultura, lavoro e sviluppo economico) tutele adeguate. I nostri soci sono inquadrati come dipendenti e, in quanto tali, da sempre versano all’erario e agli enti assicurativi e previdenziali tutti gli istituti previsti. Per questo motivo abbiamo richiesto a gran voce che possano aver diritto come tutti i lavoratori di accedere alla Naspi, al FIS (equiparato alla cassa integrazione), alla malattia e a tutte le tutele che sono da sempre diritto di ogni lavoratore. Nello specifico abbiamo chiesto che i lavoratori dello spettacolo possano avere finalmente uno status giuridico specifico, che preveda in primo luogo il riconoscimento delle tutele previdenziali per scongiurare l’abbandono della professione in caso di malattia o difficoltà di settore.

 

Ma il lavoro nello spettacolo è comunque soggetto al pagamento dei contributi INPS…

Certo. I lavoratori dello spettacolo contribuiscono sia al FIS (Fondo d’Integrazione Salariale in caso di crisi), sia alla disoccupazione (Naspi). L’INPS dispone anche di un cospicuo e milionario fondo ex-Enpals, ma ciononostante per i lavoratori che non sono assunti da fondazioni, cooperative o teatri importanti è quasi impossibile ottenere adeguate prestazioni. Per questo chiediamo che siano riconosciuti con urgenza ai lavoratori dello spettacolo, anche attingendo ai fondi ex-Enpals, protezioni adeguate alla precarietà del settore. Ci tengo a sottolineare che le battaglie che facciamo non vanno a beneficio solo dei nostri soci, ma di tutti i professionisti del settore che hanno scelto la legalità. Sono tanti i gruppi e le associazioni che fino a oggi hanno lavorato in nero o con formule al limite della legalità che adesso chiedono di aderire all’appello per avere quei diritti che fino a ieri avevano snobbato.

 


Le iniziative a sostegno del settore si stanno moltiplicando, diventando virali su web e social. Cosa funzionerà davvero? 

Il web non mente e sui social sono credibili coloro che lo sono anche nella vita reale. Perdonatemi la metafora, ma mi viene in mente la favola dei tre porcellini e la differenza tra chi ha costruito la casa di mattoni e chi l’ha costruita con paglia e fango. Ecco, nel momento di crisi si vede la differenza. Chi non ha voluto capitalizzare la struttura, chi non applica in pieno i CCNL e gli istituti di legge, ora non può pretendere tutele. Ancora meno chi ha scelto di lavorare restando nel sommerso.

 


Il governo ha stanziato 7,5 miliardi a sostegno di famiglie e imprese. Il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in conferenza stampa ha ribadito che “nessuno deve perdere il lavoro per il coronavirus”. Quanto è grande il rischio che questo accada nel settore delle imprese culturali e di spettacolo? 

I lavoratori dello spettacolo, siano autonomi o dipendenti, sono intermittenti, quindi il lavoro fisso spesso non ce l’hanno, e mai come in questo caso risulta infelice dire che “non hanno niente da perdere”. In realtà è tutto il sistema culturale che sta perdendo, e in un Paese che vive di bellezze culturali e artistiche tutti si trovano nelle condizioni di perdere giornate di lavoro. Si spostano gli eventi e i tour da giugno in poi, ma dobbiamo considerare che nei prossimi mesi i cittadini si troveranno con minori disponibilità economiche e non si potrà accentrare in 6 mesi quello che normalmente si realizza in un anno. Inoltre i cittadini non saranno in grado di frequentare tutti gli spettacoli e concerti che si affolleranno nel secondo semestre.



Nella rete Doc confluiscono, oltre a musicisti, tecnici e creativi, anche insegnanti. È verosimile pensare che la didattica a distanza funzioni anche per la musica? 
Stiamo riscoprendo in questi giorni l’importanza di strumenti che ci consentono di frequentarci da remoto. Conferenze, riunioni, e anche didattica a distanza stanno diventando quotidianità. Torneremo sicuramente alle lezioni in presenza, ma sapere che abbiamo nel cassetto ulteriori possibilità di fruizione, sapere che comunque non ci fermiamo, è la nostra consolazione, e allo stesso tempo  la nostra condanna. Il COvid-19 ci sta obbligando a rallentare, a volte a fermarci.  E questo, solo questo, non è del tutto un male.
Tags: concerticoronavirusFondazione Centro Studi Docintervistalavoro
CondividiTweetCondividi
Post precedente

Lavorare all’estero ai tempi del Covid-19

Prossimo post

Coronavirus e mondo dello spettacolo: quanto costerà il blocco?

Prossimo post
Coronavirus e mondo dello spettacolo: quanto costerà il blocco?

Coronavirus e mondo dello spettacolo: quanto costerà il blocco?

No Result
View All Result

Articoli recenti.

Scena Unita: online il primo bando per le maestranze dello spettacolo
Centro Studi

Scena Unita: online il primo bando per le maestranze dello spettacolo

di Francesca Martinelli
18 Dicembre 2020
ENRICO ONOFRI, il suo CD “Into Nature” vince il Diapason d’or de l’année
Musica

ENRICO ONOFRI, il suo CD “Into Nature” vince il Diapason d’or de l’année

di Redazione
26 Novembre 2020
Waidy, la nuova app che rende l’acqua smart
Partnership

Waidy, la nuova app che rende l’acqua smart

di Redazione
20 Novembre 2020
A Loris Riccardi il Premio Dino D’Arcangelo II edizione 2020
Eventi

A Loris Riccardi il Premio Dino D’Arcangelo II edizione 2020

di Redazione
19 Novembre 2020
MILANO MUSIC WEEK: al via oggi 4 appuntamenti in streaming
Eventi

MILANO MUSIC WEEK: al via oggi 4 appuntamenti in streaming

di Francesca Martinelli
17 Novembre 2020

Categorie.

  • Backstage (10)
  • Centro Studi (24)
  • Creatività (20)
  • Cultura (22)
  • Eventi (66)
  • Formazione (7)
  • Lavoro (19)
  • Mondi Doc (6)
  • Musica (94)
  • Partnership (3)
  • Proofy risponde (5)
  • Senza categoria (9)
  • Storie di Doc (5)
  • Tecnologia (9)

Il Magazine di Doc Servizi che ti aggiorna
sul mondo dello spettacolo e della cultura.

Doc Servizi

  • Demetrio Chiappa parteciperà come speaker ad Agenda2030 per illustrare la cooperativa come un nuovo modello nell’ottica del cambiamento dei lavori tradizionali. 
Racconterà come i soci possono essere protagonisti e generatori di nuove opportunità restando fortemente connessi tra loro, perché ogni progetto è multidisciplinare e la collaborazione è indispensabile per essere competitivi. 

L’evento, gratuito, si terrà il 26 marzo dalle 15 alle 17 sul sito di @shritalia 

#retedoc #docservizi #lavoro #cooperativa
  • Valentina Raimondi torna al @freelancecamp questa volta come “testimonial” di Hypernova per raccontare come la cooperativa l’ha aiutata a costruirsi il lavoro proprio così come l’aveva sognato. 
Perché “diventare grande non vuol dire abbandonare i propri sogni”.

#freelancecamp #freelance #socialmediamanager #docservizi #smartworking
  • La cooperativa ha sottoscritto con @unicreditbanca.it un accordo per il finanziamento di 1,3 milioni di euro all’interno del suo programma di Social Impact Banking, un riconoscimento al ruolo sociale che Doc Servizi svolge da 30 anni a favore del mondo dello spettacolo. 

I fondi messi a disposizione serviranno a sostenere parte del piano di investimenti predisposto dalla cooperativa per garantire più stabilità e nuove opportunità occupazionali ai lavoratori dello spettacolo. L
  • #giornatainternazionaledelladonna
  • Oggi inizia il @sanremo_festival_2021, a prescindere da tutto un’occasione di ripresa per molte aziende e professionisti che appartengono a un settore in forte sofferenza. 

A tutti i nostri soci che saranno lì in questi giorni e a tutti i nostri colleghi auguriamo buon lavoro, così come ci auguriamo che il palco dell’Ariston diventi un megafono per le difficoltà di questo anno appena trascorso, che le porti all’attenzione del grande pubblico televisivo, che sia un’occasione di sensibilizzazione e non solo di polemica. 

Ne abbiamo tutti bisogno.

#sanremo2021
  • Guardiamo sempre avanti, al futuro, alle opportunità, ma solo per oggi guarderemo per un attimo indietro. 
Un anno fa la Fondazione Centro Studi Doc lanciava la petizione #nessunoescluso per il sostegno ai lavoratori dello spettacolo. Da allora è iniziato un percorso di impegno costante per i diritti dei lavoratori del settore che continua ancora adesso. All’inizio di questo anno appena trascorso leggevamo dei decreti che non menzionavano i lavoratori dello spettacolo, siamo riusciti a portare a casa tanti risultati. La strada è ancora lunga ma abbiamo una certezza: insieme siamo più forti. 

Leggi l’articolo sul sito della Fondazione.

#musica #spettacolo #lavoro #diritti #docservizi
  • ‼️ Fumo di China è la più longeva rivista dedicata al fumetto e all
  • Il 21 giugno sarà una Festa #senzamusica.
Riuscite a immaginarla? Noi di Doc Servizi, e tutti i membri della nostra rete, no.

Come tanti, tantissimi altri. Perché nella Musica lavorano in tanti, non solo musicisti e cantanti. La Musica fa cultura, educa, emoziona, intrattiene e, se non bastasse, produce economie importanti (il solo comparto Cultura fa il 16% del PIL), dando lavoro a decine di migliaia di persone che oggi, causa Covid-19, rischiano di restare a casa. 
Chiediamo che la politica non ci ignori, adoperandosi al più presto per dare finalmente dignità a tutti coloro i quali lavorano per il bene della Musica.

#iolavoroconlamusica


© 2017 Doc Magazine. Il Magazine di Doc Servizi. Registrazione Trib. di Verona n. 2018 r.s. del 31/07/2014. Editore Freecom, via Pirandello, 31/b - 37138 Verona. Privacy Policy / Cookie Policy

No Result
View All Result
  • Home
  • Mondi Doc
    • Creatività
    • Formazione
    • Cultura
    • Musica
    • Backstage
    • Tecnologia
    • Viaggi
    • Lavoro
    • Partnership
  • Storie di Doc
  • Eventi
  • Centro Studi
  • Proofy risponde
  • La rivista
  • Chi siamo


© 2017 Doc Magazine. Il Magazine di Doc Servizi. Registrazione Trib. di Verona n. 2018 r.s. del 31/07/2014. Editore Freecom, via Pirandello, 31/b - 37138 Verona. Privacy Policy / Cookie Policy

Bentornato!

Esegui il login

Dimenticato la Password?

Recupera la tua password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In