La loro è una storia che inizia da lontano: quattro compagni di scuola che hanno cominciato a suonare le loro canzoni, in riva al fiume, con un bidone di latta per batteria e qualche chitarra trovata in cantina. Raccogliendo idee dalla musica che ascoltavano hanno iniziato a comporre i primi brani. Adesso il loro genere è un mix in cui fondono varie influenze, creando qualcosa di unico.
Gli Alternative Station sono stati scelti tra i 5 artisti più promettenti nel contest “Abbassa Il Volume” di Doc Servizi. Lo scorso anno, tra i vari live, hanno aperto il concerto di Vasco Rossi al Modena Park. La band, originaria di Rimini, è formata da Andrea Donati (voce e chitarra), Luca Maiolo (chitarra), Jack (basso e cori), Leonardo Gasperoni (batteria).
Raccontateci i vostri primi passi
Ci siamo incontrati per la prima volta nel 2013, all’età di 16 anni. Venivamo tutti da situazioni musicali differenti, chi da cover band, chi da altre band locali. Jack e Andrea suonavano insieme già da tempo, anche se non si esibivano live. Fin dalle prime jam sessions ci siamo resi conto che tra di noi c’era una buon feeling e una forte attitudine che differenziava il nuovo progetto da quelli precedenti. Nel giro di poco abbiamo raccolto una grande quantità di pezzi, scelto il nome Alternative Station e iniziato a suonare live. È nato così il nostro primo Ep, registrato con l’etichetta Acanto di Andrea Felli. Dopo la pubblicazione abbiamo iniziato a girare l’Italia in vari tour autogestiti.
I live e il rapporto con i fans nella vostra carriera hanno una sempre avuto una valenza importante. Raccontateci questo rapporto…
I live sono ciò che ci ha permesso di arrivare di più alla gente e crescere musicalmente. Non potremmo mai immaginare la nostra carriera senza concerti. È nel live che riusciamo a dare il massimo e creare qualcosa che coinvolga il pubblico e ci faccia emozionare. Senza lo splendido rapporto che si è creato con i fan non saremmo nulla. È bello vedere che la nostra musica piace e che ci sono persone che farebbero di tutto pur di sostenerci. I nostri fan fanno parte della band, è un legame inscindibile.
La vostra esperienza artistica vanta anche di un concerto al Modena park di fronte a 220.000 persone, prima di Vasco. Che emozioni avete provato?
Essere arrivati primi a un concorso come quello di Standig Ovation non ha prezzo. È successo tutto molto velocemente. Il giorno prima eravamo a Modena per le finali del concorso e in men che non si dica ci siamo ritrovati a Modena Park a suonare prima di Vasco Rossi. Non avevamo nemmeno programmato dove dormire e fortunatamente una signora ci ha offerto la possibilità di passare la notte in uno dei pochissimi alberghi rimasti disponibili. Ovviamente è stata un’ esperienza unica e travolgente. Siamo soddisfatti perché la gente ha apprezzato molto il nostro live e si è unita a noi a cantare la nostra cover di Fegato Spappolato (di cui ora abbiamo un video ufficiale su Youtube). Esperienza costruttiva che ci ha aperto tante porte e possibilità. Neanche un mese dopo per esempio abbiamo aperto alcuni concerti dei Marlene Kuntz.
Quali sono le vostre influenze artistiche?
Le nostre influenze artistiche sono molto varie ed è forse questo che caratterizza il nostro sound. Dal brit pop inglese al grunge, al rap con qualche influenza elettronica. Ascoltiamo tanta musica diversa e anche se non sempre andiamo d’accordo su quello che ci piace, siamo sempre pronti a catturare quello che c’è di bello in qualsiasi artista e farlo nostro. Ci è stato più volte detto che il nostro sound ricorda principalmente gruppi come The Strokes, Arctic Monkeys, The Cure… a volte siamo stati associati ai Nirvana. Probabilmente un mix di questi artisti è ciò che ci può rappresentare meglio.
Lo scorso anno siete stati scelti tra i vincitori di Abbassa il Volume. Come ricordate questa esperienza? Che possibilità vi ha offerto?
Si, è stata una esperienza molto importante. Sapere di essere stati scelti tra i 5 artisti più promettenti in Italia è qualcosa di molto stimolante che ci dà conferma che quello che stiamo facendo è qualcosa di valido. Ci ha dato la possibilità di conoscere altri artisti e alcuni personaggi di rilievo nella musica italiana.